BeAware of social media: un lavoro interdisciplinare sui rischi dell'utilizzo inappropriato dei social media.
Introduzione
Il professore ci ha assegnato un compito da realizzare in lingua inglese, questo perché "BeAware of social media" è un lavoro interdisciplinare, che unisce due materie: inglese e tecnologie dei processi di produzione.
Ci sono stati proposti vari temi come ad esempio la dipendenza, la bassa autostima, i problemi mentali, cyberstalking, cyberbullismo, tutti inerenti all'utilizzo dei social network e alle problematiche causate.
Una volta assegnato il nostro "topic" (argomento) abbiamo creato 3 post da publicare in un social a nostro piacimento, che si dividevano:
Ci sono stati proposti vari temi come ad esempio la dipendenza, la bassa autostima, i problemi mentali, cyberstalking, cyberbullismo, tutti inerenti all'utilizzo dei social network e alle problematiche causate.
Una volta assegnato il nostro "topic" (argomento) abbiamo creato 3 post da publicare in un social a nostro piacimento, che si dividevano:
- un post dedicato alla campagna BeAware of social media
- mentre gli altri 2 riferiti al nostro argomento assegnato (tra i quali ci è stato assegnato anche un breve video).
Creare uno slogan in inglese
Per creare lo slogan in inglese mi è stato assegnato l’argomento a cui riferirmi: "addiction"dipendenza, causata dai social media. Una volta fatto ciò ho buttato giù qualche idea, facendo anche riferimento a vari esempi presi online.
E' stato interessante avere l'aiuto di due professori, questo perché una volta scelto il nostro slogan, con l’aiuto del prof. di tpp, la professoressa di inglese ci ha consigliato qualche eventuale correzione. Dopo varie ricerche, prove e consigli sono arrivato alla conclusione.
E' stato interessante avere l'aiuto di due professori, questo perché una volta scelto il nostro slogan, con l’aiuto del prof. di tpp, la professoressa di inglese ci ha consigliato qualche eventuale correzione. Dopo varie ricerche, prove e consigli sono arrivato alla conclusione.
"LET'S BREAK THE CHAIN" rompiamo le catene.
Ho scelto questa frase perché penso che rappresenti al meglio la sensazione di dipendenza, trasferisce al meglio il significato di sentire un forte legame verso i social e la difficoltà che si riscontra per distaccarsi da questi programmi.
Tra i vari rischi mi è stato assegnato “addiction”ovvero la dipendenza. La dipendenza la considero un rischio particolare perché dal momento che una persona sente la necessità di passare del tempo di fronte a un display distoglie le sue attenzioni dai veri valori e in più evita di impegnare il tempo in attività funzionali.
Per questa ragione in particolare l'idea di creare uno slogan e un visual che ricordassero l’incatenamento e quindi questa difficoltà nel prendere distanze mi è piaciuta.
Il senso della campagna
La campagna, come dice il titolo stesso, ha lo scopo di sensibilizzare le persone sui rischi che nascono dall'uso eccessivo dei social media. Sul sito fornitoci dai prof potevamo trovare una spiegazione generale in modo da avere un minimo di consapevolezza e riuscire a sensibilizzare al meglio il topic.Tra i vari rischi mi è stato assegnato “addiction”ovvero la dipendenza. La dipendenza la considero un rischio particolare perché dal momento che una persona sente la necessità di passare del tempo di fronte a un display distoglie le sue attenzioni dai veri valori e in più evita di impegnare il tempo in attività funzionali.
Per questa ragione in particolare l'idea di creare uno slogan e un visual che ricordassero l’incatenamento e quindi questa difficoltà nel prendere distanze mi è piaciuta.
Visual e copy
Nel visual ho lavorato in particolare sulla comunicazione visiva e anche nel trasferire il messaggio nel modo più diretto possibile ma allo stesso tempo non l'ho reso così scontato da collegare alla dipendenza; in modo che vada anche ad accattivare curiosità nello spettatore.
Per l’inserimento del font sono andato alla ricerca di semplicità, questo perché non potevo permettermi di usare scritte poco leggibili o poco di impatto, dato che il messaggio è puntato ad una fascia di persone molto ampia.
Per l’inserimento del font sono andato alla ricerca di semplicità, questo perché non potevo permettermi di usare scritte poco leggibili o poco di impatto, dato che il messaggio è puntato ad una fascia di persone molto ampia.
Le ricerche delle immagini che ho fatto non sono state complicate né lunghe, questo perché avevo chiaro in testa cosa realizzare e anche perché ho avuto la fortuna di trovare l'immagine di sfondo molto velocemente.
Per la realizzazione del fotomontaggio ho svolto tutto il lavoro sul programma Adobe Photoshop; ciò che sono andato a fare è stato sovrapporre l’immagine del display all’interno del cellulare, ho inserito il testo con i corrispettivi filtri. In seconda fase, per la realizzazione del video mi sono basato sull'immagine realizzata in precedenza, dato che il topic era il medesimo volevo creare una sorta di collegamento, a differenza del post dedicato alla campagna BeAware.
Come lavoro mi è piaciuto molto farlo perché non è stato il solito compito in classe ma è stato qualcosa proiettato alla vita reale e inoltre abbiamo svolto due materie in una sola volta.
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visual topic |
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video topic |
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visual campagna publicitaria |
Conclusioni
Durante il lavoro ho incontrato difficoltà più nella prima parte rispetto la seconda, ovvero nella scelta dello slogan. Una volta che ho inquadrato lo slogan, il tipo di messaggio da trasferire e come trasferirlo sono andato abbastanza spedito nella creazione delle grafiche. Anche se devo ammettere che nel video il professore mi ha particolarmente indirizzato perché avevo perso un po' di confidenza col programma Adobe After Effects.Come lavoro mi è piaciuto molto farlo perché non è stato il solito compito in classe ma è stato qualcosa proiettato alla vita reale e inoltre abbiamo svolto due materie in una sola volta.
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